Apr
cinema

Giorgio Tirabassi

Giorgio Tirabassi è stato un altro incontro importante della mia vita.

Sul set de “La terza Madre” conobbi Frederic Fasano, il direttore della fotografia, che subito dopo quel film mi portò a lavorare con lui sulla serie “I liceali”, sempre nel ruolo di video assist.

Il protagonista della serie era appunto Giorgio Tirabassi, un attore con la A maiuscola. Una persona splendida. Mi colpi’ la sua infinità umiltà, una dote che non tutti gli attori hanno.

Dal set “I Liceali”

Ci entrai subito in confidenza e tra una partita a calcetto e qualche battuta, gli chiesi se gli andava di vedere i miei lavori. Lui accetto’. Gli diedi un dvd che conteneva tutti i cortometraggi che avevo realizzato fino a quel momento. Il giorno dopo venne sul set divertito e mi disse se ne facevamo uno insieme in cui lui interpretava un serial killer.

Mi invito’ a nozze praticamente.

Avevo già una sceneggiatura pronta, e sembrava scritta apposta per lui. Gliela feci leggere, sistemammo alcuni passaggi e dopo qualche mese nacque “Paul Bonacci” un cortometraggio crudo tratto da una storia vera (ma di questo ve ne parlero’ nel prossimo articolo).

“Paul Bonacci”

Negli anni nacque una bella amicizia anche perché ci capitò di lavorare insieme anche nella seconda stagione de “I liceali” e sul film “Figli delle stelle” e per due stagioni di “Benvenuti a tavola”. Con il passare degli anni ho capito la grandezza della sua bravura, secondo me sottovalutata. Ricordo che quando lo vidi a teatro nel suo spettacolo “Coatto unico senza intervallo”, fui sommerso da mille emozioni. Uno spettacolo composto da sketch comici e brani musicali che vengono troncati di colpo da un monologo drammatico.

Un evento che mi rese molto felice è stato l’incontro casuale tra Giorgio ed i miei genitori. Era in tournèe in Calabria con un suo spettacolo, in un paesino vicino a quello dove vivono i miei. Io lo seppi lo stesso giorno in cui si esibiva perchè ero ritornato da Roma qualche giorno prima. Portai i miei allo spettacolo e vidi la loro felicità nel momento in cui si sono conosciuti.

I miei genitori con Giorgio

Nel 2018 partecipò ad un altro mio lavoro “Ametista”, un cortometraggio drammatico tratto da una storia vera (anche di questo ve ne parlerò nei prossimi articoli). Un cortometraggio che ci ha dato tante soddisfazioni. Infatti oltre agli altri premi, abbiamo vinto al Prato Film Festival 2019, io come Miglior Regia e lui come Miglior Attore Protagonista. Anche in questa occasione abbiamo espresso la nostra stima reciproca e la voglia di continuare a fare lavori insieme.

“Prato Film Festival 2019”

Io lo ringrazierò sempre per la sua immensa bontà e disponibilità che mi ha donato negli anni.

Grazie Giorgio.

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